
Come funzionano i pannelli fotovoltaici bifacciali e quando convengono | Serenergy
Come funzionano i pannelli fotovoltaici bifacciali e quando convengono
I pannelli fotovoltaici bifacciali rappresentano una delle innovazioni più interessanti nel settore del fotovoltaico. A differenza dei moduli tradizionali, progettati per catturare la luce solare solo dal lato frontale, i bifacciali riescono a produrre energia anche dal lato posteriore, sfruttando la luce riflessa da superfici e ambienti circostanti.
Questa tecnologia si basa su una struttura vetro-vetro: entrambe le facce del pannello sono costituite da vetro temperato trasparente, che protegge le celle fotovoltaiche e le rende attive su entrambi i lati.
Differenze principali rispetto ai pannelli tradizionali:
Pannelli standard: retro in materiale opaco (backsheet) che non produce energia;
Pannelli bifacciali: retro trasparente con celle attive che catturano radiazione solare indiretta.
Vantaggio medio stimato: +5% fino a +30% di produzione energetica, a seconda delle condizioni di installazione.

Come funzionano i pannelli fotovoltaici bifacciali e quando convengono
Come funziona la produzione “a doppia faccia”
Vantaggi dei pannelli bifacciali?
1. Maggiore produzione nello stesso spazio
2. Rendimento più uniforme durante la giornata
3. Durata e resistenza superiori
4. Maggiore efficienza in contesti con alta riflessione
5. Estetica moderna e integrabilità
Quando convengono i pannelli bifacciali
Quando non sono la scelta migliore
Confronto: pannelli tradizionali vs pannelli bifacciali
Esempio reale di produzione extra
FAQ – Domande frequenti sui pannelli fotovoltaici bifacciali
Quanto costano in più rispetto ai pannelli tradizionali?
Posso installarli su un tetto inclinato?
Come funziona la produzione “a doppia faccia”
La resa extra dei pannelli bifacciali è legata a un concetto chiave: l’albedo.
L’albedo è la capacità di una superficie di riflettere la luce solare. Più è alta, più luce raggiungerà il lato posteriore del pannello.
Esempi di albedo:
Neve fresca → 80–90% di riflessione;
Cemento chiaro → 30–50%;
Sabbia → 25–40%;
Tegole scure → 10–15% (riflessione bassa).
Per massimizzare la resa, i pannelli bifacciali vengono installati in modo rialzato o su strutture che permettono alla luce di raggiungere liberamente il retro. Anche l’inclinazione gioca un ruolo fondamentale: più spazio c’è tra pannello e superficie sottostante, maggiore sarà la luce catturata dal lato posteriore.
Vantaggi dei pannelli bifacciali?
Scegliere pannelli fotovoltaici bifacciali significa puntare su una tecnologia capace di dare qualcosa in più rispetto ai moduli tradizionali. Non si tratta solo di un miglioramento estetico o di un dettaglio tecnico, ma di un insieme di benefici che, in certi contesti, possono davvero fare la differenza in termini di energia prodotta e durata dell’impianto.
Vediamoli più da vicino.
1. Maggiore produzione nello stesso spazio
Grazie alla capacità di sfruttare anche la luce riflessa, i pannelli bifacciali riescono a generare più kWh senza occupare ulteriore superficie. Un vantaggio concreto per chi ha poco spazio a disposizione, ad esempio su un tetto piano di dimensioni ridotte, ma vuole comunque massimizzare la resa energetica.
2. Rendimento più uniforme durante la giornata
Il retro del pannello non è solo un “extra” marginale: in certe ore della giornata, quando il sole è basso o il cielo è velato, la luce diffusa che raggiunge il lato posteriore contribuisce a mantenere la produzione più stabile. Questo significa meno cali improvvisi e una curva di produzione più regolare.
3. Durata e resistenza superiori
Il doppio vetro frontale e posteriore non è solo una scelta estetica: protegge le celle fotovoltaiche da umidità, polvere, graffi e agenti atmosferici, aumentando la vita utile del modulo. In molti casi, i pannelli bifacciali offrono garanzie di durata superiori rispetto a quelli standard.
4. Maggiore efficienza in contesti con alta riflessione
Neve, tetti bianchi, superfici in ghiaia chiara o cemento: tutti questi scenari creano un “rimbalzo” della luce che il lato posteriore del pannello può sfruttare. In questi contesti, il guadagno di produzione può essere particolarmente significativo.
5. Estetica moderna e integrabilità
Oltre ai dati tecnici, non va dimenticato il lato estetico. Molti modelli bifacciali hanno un aspetto elegante, semi-trasparente, che li rende perfetti anche per installazioni integrate nell’architettura, come pergole fotovoltaiche o facciate vetrate.
Quando convengono i pannelli bifacciali
I pannelli fotovoltaici bifacciali non sono una soluzione “per tutti”, ma in determinati contesti possono offrire un vantaggio concreto rispetto ai moduli tradizionali.
La loro forza sta nella capacità di sfruttare non solo la luce diretta, ma anche quella riflessa: per questo rendono al massimo in ambienti dove l’albedo – cioè la capacità delle superfici circostanti di riflettere la luce – è particolarmente elevato.
Ad esempio, in installazioni a terra su superfici come ghiaia chiara, cemento o sabbia, la quantità di luce che rimbalza verso il lato posteriore è sorprendente. Questo significa poter ottenere un incremento di produzione importante, in certi casi anche superiore al 20%.
Anche i tetti piani si prestano bene, perché permettono di posizionare i pannelli su strutture inclinate e rialzate, lasciando spazio per far passare la luce dietro e riducendo le ombre tra una fila e l’altra.
Nei climi con alta luce diffusa, come le zone montane o del nord Italia, dove il cielo è spesso velato ma luminoso, il lato posteriore può catturare una quantità di radiazione non trascurabile, mantenendo la produzione costante anche in giornate non perfettamente soleggiate.
Un capitolo a parte lo meritano le regioni innevate: la neve fresca ha un potere riflettente altissimo e, durante l’inverno, può far registrare picchi di produzione molto interessanti.
Infine, in progetti ad alta efficienza – dove ogni kWh prodotto conta, ad esempio per alimentare grandi consumi o per massimizzare i ricavi dalla vendita di energia – i pannelli bifacciali permettono di sfruttare fino all’ultimo centimetro di superficie disponibile.
Quando non sono la scelta migliore
Esistono però anche scenari in cui i pannelli bifacciali non riescono a esprimere tutto il loro potenziale. Un caso tipico è quello dei tetti inclinati con tegole scure: il materiale e il colore assorbono gran parte della luce, riducendo la quantità di radiazione che potrebbe raggiungere il lato posteriore.
Lo stesso problema si presenta nelle installazioni aderenti al tetto, dove non c’è spazio sufficiente perché la luce possa passare dietro al pannello: in queste condizioni, il lato posteriore produce pochissimo.
Anche le zone con ombre costanti – dovute ad alberi, edifici vicini o elementi architettonici – sono penalizzanti, perché non solo riducono la produzione frontale, ma soprattutto limitano la radiazione indiretta, rendendo inutile il vantaggio tecnologico del bifacciale.
Confronto: pannelli tradizionali vs pannelli bifacciali

Esempio reale di produzione extra
📍 Scenario: Tetto piano con ghiaia chiara a Brescia, impianto da 6 kW.
Produzione annua con pannelli standard: 7.800 kWh;
Produzione annua con bifacciali (incremento del 15%): 8.970 kWh;
Guadagno extra: +1.170 kWh/anno → pari a circa €300 di risparmio in più ogni anno (stimando 0,26 €/kWh).
Conclusioni
I pannelli fotovoltaici bifacciali rappresentano un’evoluzione importante nel settore del solare. Se installati nelle giuste condizioni, possono aumentare sensibilmente la produzione energetica e ridurre i tempi di ammortamento dell’impianto.
La scelta, però, non va fatta “a scatola chiusa”: serve un’analisi tecnica della posizione, del tipo di copertura e delle condizioni ambientali. Solo così si può capire se i bifacciali sono un investimento davvero conveniente per la propria casa o azienda.
FAQ – Domande frequenti sui pannelli fotovoltaici bifacciali
Quanto costano in più rispetto ai pannelli tradizionali?
In media il prezzo è superiore del 10–20%, ma il ritorno economico può essere più rapido se installati nelle giuste condizioni.
Posso installarli su un tetto inclinato?
Sì, ma i benefici sono limitati se il retro non riceve abbastanza luce riflessa.
Hanno bisogno di più manutenzione?
No, la manutenzione è identica a quella di un pannello tradizionale.
Si possono usare con qualsiasi inverter?
Sì, purché l’inverter sia compatibile con le specifiche di potenza e tensione del modulo.